RIFLESSIONE sulla STRAGE di ANCONA - Giulia Gaeta 2^A Moda |
RIFLESSIONE sulla STRAGE di ANCONA
A Corinaldo in provincia di Ancona, poco prima dell’inizio del concerto del trapper Sfera Ebbasta, qualcuno ha usato uno spray al peperoncino.
Ciò ha creato panico e caos tra la folla che fuggiva ammassandosi e causando molti feriti e sei morti: cinque ragazzi minorenni e una mamma.
Questa notizia mi ha colpito molto perché è un fatto che poteva capitare anche a me.
La bravata di un ragazzo è sfociata in tragedia.
Non si può agire con tanta leggerezza, senza pensare alle conseguenze e non mi capacito del perché certa gente deve distruggere momenti divertenti trasformandoli in attimi di terrore.
Però la colpa è anche del poco controllo all’ingresso, del, locale non adeguato, del numero eccessivo di ragazzi.
L’uso di spray al peperoncino e la presenza di alcool è purtroppo un aspetto negativo dei concerti rapper e trapper.
Per cui è bene prevenire altri incidenti.
Ad esempio, un bel passo avanti sarebbe perquisire i ragazzi prima che entrino nel locale, non vendere più biglietti del dovuto evitando la ressa, più vigilanza e porte d’emergenza funzionanti.
I concerti dovrebbero essere luoghi di puro divertimento.
In seguito a questo fatto non si può fare finta di nulla, perché così facendo niente migliorerà.
Ci saranno sempre più incidenti e la paura di uscire, di stare nei luoghi affollati, di viaggiare, quindi sempre meno libertà.
Se ci impegniamo a migliorare ed a imparare dai nostri errori sarà meglio per noi giovani e quelle vittime forse avranno un senso.
Commettere sbagli e assistere ad eventi dolorosi fa parte della vita, ma questa triste notizia spero di non sentirla raccontare un’altra volta.
Gaeta Giulia
A Corinaldo in provincia di Ancona, poco prima dell’inizio del concerto del trapper Sfera Ebbasta, qualcuno ha usato uno spray al peperoncino.
Ciò ha creato panico e caos tra la folla che fuggiva ammassandosi e causando molti feriti e sei morti: cinque ragazzi minorenni e una mamma.
Questa notizia mi ha colpito molto perché è un fatto che poteva capitare anche a me.
La bravata di un ragazzo è sfociata in tragedia.
Non si può agire con tanta leggerezza, senza pensare alle conseguenze e non mi capacito del perché certa gente deve distruggere momenti divertenti trasformandoli in attimi di terrore.
Però la colpa è anche del poco controllo all’ingresso, del, locale non adeguato, del numero eccessivo di ragazzi.
L’uso di spray al peperoncino e la presenza di alcool è purtroppo un aspetto negativo dei concerti rapper e trapper.
Per cui è bene prevenire altri incidenti.
Ad esempio, un bel passo avanti sarebbe perquisire i ragazzi prima che entrino nel locale, non vendere più biglietti del dovuto evitando la ressa, più vigilanza e porte d’emergenza funzionanti.
I concerti dovrebbero essere luoghi di puro divertimento.
In seguito a questo fatto non si può fare finta di nulla, perché così facendo niente migliorerà.
Ci saranno sempre più incidenti e la paura di uscire, di stare nei luoghi affollati, di viaggiare, quindi sempre meno libertà.
Se ci impegniamo a migliorare ed a imparare dai nostri errori sarà meglio per noi giovani e quelle vittime forse avranno un senso.
Commettere sbagli e assistere ad eventi dolorosi fa parte della vita, ma questa triste notizia spero di non sentirla raccontare un’altra volta.
Gaeta Giulia